《CHI SIAMO》
Il progetto SAKE on the Table, creato a Tokyo nell'ottobre 2014 da Makiko Tejima e collaboratori, nasce per creare unione interculturale a tavola gustando il SAKE.
Per raggiungere lo scopo, Tejima abbina questa bevanda a piatti italiani, organizzando anche degustazioni di Cocktail realizzati con WASABI e SAKE.
Informazioni sugli Eventi
Il SAKE è una bevanda fermentata, ha un contenuto alcolico che va dal 6% al 17% ed è composto principalmente da riso, acqua, e da un microrganismo chiamato Koji (nel caso di SAKE è Koji di riso). L'utilizzo di questa piccola muffa è fondamentale nella cucina giapponese, non solo per preparare il SAKE, ma anche per far fermentare la salsa di soia e il miso.
IL SAKE ha una storia lunga più di 2000 anni. Per gli antichi giapponesi, ma anche oggi, il SAKE era sia un simbolo sacro utilizzato durante le cerimonie, sia uno strumento per creare momenti di convivialità tra il popolo giapponese.
Oggi il SAKE si è ben inserito nella vita quotidiana giapponese ed ha ancora un legame molto forte con la spiritualità nipponica, da sempre fortemente coesa con la natura.
Il convivere con la natura e il rispetto del passaggio delle stagioni si riflettono nelle abitudini dei giapponesi di prendere SAKE: in estate si gusta freddo, in inverno caldo oppure tiepido. E così ognuno di noi, con il tempo, apprende il suo modo di gustare e di godersi questa bevanda di stagione in stagione, sentendosi parte del mondo vivente.
Il SAKE è prodotto nei circa 1300 KURA (il corrispettivo delle Cantine del vino in Italia) diffusi in ogni angolo del Giappone, dal nord al sud.
Il clima, la terra, l’acqua influenzano la produzione di SAKE, ragione per cui ne esistono molte varietà.
Visitare KURA e incontrare i produttori, gustare SAKE dove è prodotto, potrebbe essere un’esperienza unica e di grande condivisione tra voi e il popolo giapponese: realizzeremo, in futuro, anche questo progetto. |